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martedì 1 maggio 2012

Tanto pe' canta


Pe' fa la vita meno amara
Me so comprato 'sta chitara,
E quann'er sole scende e more
Me sento 'n còre cantatore;
La voce è poca ma 'ntonata,
Nun serve a fà na serenata,
Ma solamente a fà in maniera
De famme un sogno a prima sera.

Tanto pe' cantà,
Perché me sento 'n friccico ner còre,
Tanto pe' sognà,
Perché ner petto me ce naschi 'n fiore.
Fiore de lillà
Che m'ariporti verso er primo amore,
Che sospirava a le canzone mie,
E m'arintontoniva de bucìe.

Canzoni belle e appassionate
Che Roma mia m'ha ricordate,
Cantate solo pe' dispetto,
Ma co 'na smania drent'ar petto;
Io nun ve canto a voce piena,
Ma tutta l'anima è serena;
E quanno er cèlo se scolora
De me nessuna s'innamora.

Tanto pe' cantà,
Perché me sento 'n friccico ner còre,
Tanto pe' sognà,
Perché ner petto me ce naschi 'n fiore.
Fiore de lillà
Che m'ariporti verso er primo amore,
Che sospirava a le canzone mie,
E m'arintontoniva de bucìe.


ITALIANO/SPAGNOLO/FRANCESE


Italiano
Espan҃ol
Français

Ciao
Buongiorno 
Buon pomeriggio
Buonasera
Buonanotte
Chi?
Perché?
Cosa?
Dove?
Per favore

Hola
Buenos días
Buenas tardes
Buenas tardes
 Buenas noches
¿Quién?
¿Por qué?
¿Qué?
¿Dónde?
Por favor

Bonjour
Bonjour
-
Bonsoir
-
Qui?
Pourquoi?
Quoi?
Où?
S’il vous plaît

Zero
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Cero
 Uno
Dos
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Cuatro
Cinco
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Nueve
Dies

Zéro
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Huit
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Lunedì
Martedì
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Venerdì
Sabato
Domenica

Lunes
Martes
Miércoles
Jueves
Viernes
Sábado
Domingo

Lundi
 Mardi
Mercredi
Jeudi
Vendredi
Samedi
Dimanche


domenica 29 aprile 2012

La soledad/La solitudine

La soledad

La solitudine

Marco se ha marchado para no volver,
el tren de la mañana llega ya sin él,
es sólo un corazón con alma de metal,
en esa niebla gris que envuelve la ciudad.
Su banco está vacío, Marco sigue en mí,
le siento respirar, pienso que sigue aquí,
ni la distancia enorme puede dividir
dos corazones y un solo latir.
Quizá si tú piensas en mí,
si a nadie tú quieres hablar,
si tú te escondes como yo.
Si huyes de todo y si te vas,
pronto a la cama sin cenar,
si aprietas fuerte contra tí
la almohada y te echas a llorar
si tú no sabes cuanto mal
te hará la soledad.
Miro en mi diario tu fotografía
con ojos de muchacho un poco tímido.
La aprieto contra el pecho y me parece que
estás aquí, entre inglés y matemáticas.
Tu padre y sus consejos, que monotonía,
por causa del trabajo y otras tonterías,
te ha llevado lejos sin contar contigo,
te ha dicho: "Un día lo comprenderás".
Quizá si tú piensas en mí,
con los amigos te verás,
tratando sólo de olvidar,
no es nada fácil, la verdad,
en clase ya no puedo más,
y por las tardes es peor,
no tengo ganas de estudiar, por tí,
mi pensamiento va.
Es imposible dividir así la vida de los dos,
por eso, espérame, cariño mio...conserva la ilusión.
La soledad entre los dos,
este silencio en mi interior,
esa inquietud de ver pasar así la vida sin tu amor.
Por eso, espérame, porque
esto no puede suceder,
es imposible separar así la historia de los dos

Marco se n'è andato e non ritorna più
Il treno delle 7:30 senza lui
È un cuore di metallo senza l'anima
Nel freddo del mattino grigio di città
A scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me
È dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me
Chissà se tu mi penserai
Se con i tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai

Rinchiuso in camera e non vuoi mangiare
Stringi forte al te il cuscino
Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine
Marco nel mio diario ho una fotografia
Hai gli occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d'inglese e matematica
Tuo padre e suoi consigli che monotonia
Lui col suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai
Ha detto un giorno tu mi capirai
Chissà se tu mi penserai
Se con gli amici parlerai
Per non soffrire più per me
Ma non è facile lo sai
A scuola non ne posso più
E i pomeriggi senza te
Studiare è inutile tutte le idee
Si affollano su te
Non è possibile dividere
La vita di noi due
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so
La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l'inquietudine di vivere
La vita senza te
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due

Teoremi di Euclide

 

clip_image002clip_image004

clip_image005Definizione

“In un triangolo rettangolo (T1) ciascun cateto è medio proporzionale fra la sua proiezione sull'ipotenusa e l'ipotenusa stessa.”

i:c2=c2:pc2i

clip_image006BC:AC=AC:CH

BC:AC=AC:HC

Esempio

Calcola la misura del cateto minore sapendo che la sua proiezione sull’ipotenusa misura 20 cm e l’ipotenusa 60 cm.

Dati

CH:20 cm

CB: 60 cm

Domanda

AC: ?

60:AC=AC:20

60:c2=c2:20

AB=c2=clip_image008=34,6cm

clip_image002[1]clip_image004[1]

clip_image005[1]Definizione

“In un triangolo rettangolo l'altezza relativa all'ipotenusa è media proporzionale fra le proiezioni dei cateti sull'ipotenusa stessa.”

Pc2i:h=h:pc1i

CH:AH=AH:HB

Esempio

Un triangolo rettangolo ha l’altezza relativa all’ipotenusa lunga 33 cm e la proiezione di un cateto su di essa di 25 cm. Calcola l’area del triangolo.

Dati

AH:33 cm

BH: 25 cm

Domanda

A: ?

25:33=33:HB=25:33=33:pc2i

HB=pc2i= clip_image010=43,5cm

BC=CH+HB=(25+43,5)=68,5 cm

A= (68,5x33):2=1130,25 cm

Le materie plastiche

 

Le MATERIE PLASTICHE sono costituite da molecole di grande i dimensioni (macromolecole), dette polimeri, e hanno la caratteristica di essere foggiabili nelle forme volute mediante riscaldamento e compressione.

Le materie plastiche sono per lo più sostanze artificiali. Il loro costo relativamente basso, la loro leggerezza, la versatilità delle loro proprietà meccaniche li hanno resi importanti come i metalli.

Le resine sintetiche

La caratteristica di assumere la forma di uno stampo e di mantenerla in determinate condizioni di temperatura e di pressione è comune ad alcune resine prodotte per secrezione da certe piante e spiega il nome di resine sintetiche con il quale vengono anche indicate le materie plastiche propriamente dette.

A seconda del comportamento che presentano sotto l’azione del calore le materie plastiche si dividono in resine termoplastiche e resine termoindurenti.

Le resine termoplastiche si possono modellare in forme che mantengono anche dopo il raffreddamento, quando induriscono.

Le resine termoindurenti possono essere foggiate nella forma voluta, ma dopo il raffreddamento induriscono in modo irreversibile.

Materie plastiche

Resine termoplastiche

· Politene.

· Polivinilcloruro.

· Polipropilene.

· Polistirolo.

· Poliammide.

· Policarbonato.

· Polimetacrilato di metile.

Resine termoindurenti

· Poliuretano.

· Poliestere.

· Resina epossidica.

· Resina ureica.

· Resina fenolica.

· Resina melamminica.

Proprieta’

Le materie plastiche hanno proprietà diverse a seconda del polimetro, per esempio la massa volumica varia da 1,3 kg/dm3 della bachelite a 0,015 kg/dm3 del polistirolo espanso. Presentano in generale una buona resistenza meccanica e un’ottima resistenza alla corrosione. Tuttavia sono soggette a invecchiamento ma resistono bene alle basse temperature. Non conducono il calore né la corrente elettrica e perciò sono ottimi isolanti.

Lavorazione delle materie plastiche

Per poter essere lavorate e trasformate le materie plastiche devono essere prima ridotte in forma di polveri o di liquidi viscosi. In questa fase alle materie plastiche vengono aggiunti correttivi .I sistemi di lavorazione variano a seconda che le resine siano termoplastiche o termoindurenti.

Per quanto riguarda la lavorazione delle resine termoplastiche, i sistemi generalmente usati per la formatura dei prodotti sono i seguenti.

Formatura per iniezione: riscalda la resina e, tramite un pistone, viene messa in uno stampo.

Formatura per estrusione: scalda la resina rendendola fluida per poi passarla in una trafila forata.

Formatura per soffiatura: dilata la resina tramite un getto d’aria fino a farla aderire allo stampo.

Formatura per laminazione:fa passare la resina tra dei rulli caldi, determinando lo spessore.

Per quanto riguarda la lavorazione delle resine termoindurenti, il sistema generalmente usato per la formatura dei prodotti è il seguente.

Stampaggio per compressione: si usano stampi formati da due parti, la matrice e il punzone, si riempie la matrice con polvere da stampaggio, si applica il punzone e si effettua la compressione a caldo(160 – 190° C).

venerdì 27 aprile 2012

La notte sul tetto


Sdraiati sul tetto 
La notte io e te 
A stretto contatto 
Siamo qui 
Nessuno che ci cerca 
Niente piu del cielo 
Un bacio e noi 
Io e te sul fondo di una barca 
Che ci culla in un mare di guai 
Ma perché non lo possiamo dire 
Cosa c’è in noi due che non va 
Forse è che ci invidiano l’amore 
E ne fanno un problema di età 
E noi non lo diciamo 
E noi ci nascondiamo 
Se il mondo non è ancora pronto per noi 
Senza lasciare segni 
Viviamo i nostri sogni 
Come due gatti il nostro regno è lassù 
Sdraiati sul tetto 
La notte io e te 
A stretto contatto 
E così ridiamo col destino 
Perché è lui che ci ha portati qui 
Questo è un amore clandestino 
Lo balliamo e cantiamo così 
E noi non lo diciamo 
E noi ci nascondiamo 
Se il mondo non è ancora pronto per noi 
Magari verrà il giorno 
E finirà l’inverno 
Ma intanto noi comunichiamo così 
Sole sulle tegole di terra cotta

finchè scotta il tetto 
 miagola la gatta 
Ma ad un tratto scende il fresco della notte 
E sotto le stelle ci facciamo il letto 
Dentro il cuore batte 
Qui tutto è perfetto 
Sei talmente bella 
 Eh lo so 
Che io mi sento brutto 
Solo per un bacio 
 rido come un matto 
Perché mi ritrovo 
Innamorato cotto! 
E noi non lo diciamo 
E noi ci nascondiamo 
Se il mondo non è ancora pronto per noi 
Magari verrà il giorno 
E finirà l’inverno 
Ma intanto noi comunichiamo così 
E noi non lo diciamo 
E noi ci nascondiamo 
Se il mondo non è ancora pronto per noi 
Senza lasciare segni 
Viviamo i nostri sogni 
Come due gatti il nostro regno è lassù 
Sdraiati sul tetto 
Mi piace stare con te 
A stretto contatto 
Sdraiati sul tetto 
Mi piace stare con te 
A stretto contatto 
Sdraiati sul tetto

mercoledì 25 aprile 2012

Un mare di guai




Sei tu che hai messo la mia mano tra le tue dita
perchè eri spenta, perchè eri ferita, svuotata
non ci credevi più
Quando hai sentito la mia stretta sulla tua vita
ti sei ritratta così in fretta e me l'hai graffiata
è stato un dejavù
Tu dici che non si può
tra noi due mai
ma non dire mai
ah ahi
perchè le regole non sono oracoli
su vieni
dai
ah ahi
dietro a quel vicolo
c'è un oceano
respira e vedrai
in acqua non si cade mai
respira e vedrai
cose che ancora non hai Lo so che la tua strada l'hai già disegnata
ma io ti ho messo in mano una gomma ed una matita
mi ascolti o no
Tu dici che non si può
tra noi due mai
ma non dire mai
ah ahi
perchè le regole
non sono oracoli
in fondo
sai
ah ahi
certi pericoli
sono miracoli
su vieni
dai
ah ahi
dietro a quel vicolo
c'è un oceano
respira e vedrai
in acqua non si cade mai
respira e vedrai
che il nostro non è un mare di guai
respira e vedrai
il nostro non è un mare di guai.

Lorenzo's Song

Spartito scritto da me con questo programma:
Però l'ho dovuto registrare.

lunedì 23 aprile 2012

Trucchi Gta Vice City Stories

MP al 100%:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, Su, Su, Triangolo, Triangolo, Cerchio, Sinistra, Destra.

Ma al 25%:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, Su, Su, Quadrato, Quadrato, Triangolo, Destra, Sinistra.

MP al 50%:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, Su, Su, Cerchio, Cerchio, X, Sinistra, Destra.

MP al 75%:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, Su, Su, X, X, Quadrato, Destra, Sinistra.

Tutte le macchine sono nere:
Durante una normale partita digitare in sequenza L1, R1, L1, R1, Sinistra, Cerchio, Su, X.

Armatura:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, Giù, Sinistra, Destra, Quadrato, Quadrato, L1, R1.

Le auto vi evitano:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, Su, Destra, Sinistra, Triangolo, Cerchio, Cerchio, Quadrato.

Auto Cromate:
Durante una normale partita digitare in sequenza Destra, Su, Sinistra, Giù, Triangolo, Triangolo, L1, R1.

Tempo Sereno:
Durante una normale partita digitare in sequenza Sinistra, Giù, R1, L1, Destra, Su, Sinistra, X.

Suicidio:
Durante una normale partita digitare in sequenza Destra, Destra, Cerchio, Cerchio, L1, R1, Giù, X.

Distruggi tutte le macchine:
Durante una normale partita digitare in sequenza L1, R1, R1, Sinistra, Destra, Quadrato, Giù, R1.

Tempo veloce:
Durante una normale partita digitare in sequenza R1, L1, L1, Giù, Su, X, Giù, L1.

Gameplay veloce:
Durante una normale partita digitare in sequenza Sinistra, Sinistra, R1, R1, Su, Triangolo, Giù, X.

Foschia:
Durante una normale partita digitare in sequenza Sinistra, Giù, Triangolo, X, Destra, Su, Sinistra, L1.

Ottieni $250.000:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, Giù, Sinistra, Destra, X, X, L1, R1.

Gli amici vi seguono:
Durante una normale partita digitare in sequenza Destra, L1, Giù, L1, Cerchio, Su, L1, Quadrato.

Salute:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, Giù, Sinistra, Destra, Cerchio, Cerchio, L1, R1.

Livello di ricercato basso:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, Destra, Triangolo, Triangolo, Giù, Sinistra, X, X.

I pedoni vicini si gettano sulla vostra auto (funziona solo se si è dentro un veicolo):
Durante una normale partita digitare in sequenza Giù, Su, Destra, L1, L1, Quadrato, Su, L1.

Nuvoloso:
Durante una normale partita digitare in sequenza Sinistra, Giù, L1, R1, Destra, Su, Sinistra, Quadrato.

I pedoni vi attaccano:
Durante una normale partita digitare in sequenza Giù, Triangolo, Su, X, L1, R1, L1, R1.

Pedoni armati:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, L1, Giù, R1, Sinistra, Cerchio, Destra, Triangolo.

Tumulto:
Durante una normale partita digitare in sequenza R1, L1, L1, Giù, Sinistra, Cerchio, Giù, L1.

Trazione perfetta (premere Giù per far saltare):
Durante una normale partita digitare in sequenza Giù, Sinistra, Su, L1, R1, Triangolo, Cerchio, X.

Pioggia:
Durante una normale partita digitare in sequenza Sinistra, Giù, L1, R1, Destra, Su, Sinistra, Triangolo.

Aumenta il livello di ricercato:
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, Destra, Quadrato, Quadrato, Giù, Sinistra, Cerchio, Cerchio.

Gameplay lento:
Durante una normale partita digitare in sequenza Sinistra, Sinistra, Cerchio, Cerchio, Giù, Su, Triangolo, X.

Recupera un rinoceronte :
Durante una normale partita digitare in sequenza Su, L1, Giù, R1, Sinistra, L1, Destra, R1.

Recupera una falciatrice:
Durante una normale partita digitare in sequenza Giù, Su, Destra, Triangolo, L1, Triangolo, L1, Triangolo.

Sole:
Durante una normale partita digitare in sequenza Sinistra, Giù, R1, L1, Destra, Su, Sinistra, Cerchio.

Modalità Inversione 1:
Durante una normale partita digitare in sequenza Quadrato, Quadrato, Quadrato, L1, L1, R1, Sinistra, Destra.

Modalità Inversione 2:
Durante una normale partita digitare in sequenza Sinistra, Sinistra, Sinistra, R1, R1, L1, Destra, Sinistra.

Rhino:

Con questo trucco avrai la possibilità di far comparire un carro armato su, L1, giù, R1, sinistra, L1, destra, R1.

Trashmaster:

Con questo trucco puoi far comparire un camion della spazzatura giù, su, destra, triangolo, L1, triangolo, L1, triangolo.

domenica 22 aprile 2012

Dachau

Il campo di concentramento di Dachau fu il primo campo di concentramento nazista, aperto nel 1933 nei pressi della cittadina di Dachau, a nord di Monaco di Baviera, nel sud della Germania, appena un mese dopo la presa del potere di Hitler. Insieme con il campo di sterminio di Auschwitz, Dachau è, nell'immaginario collettivo, il simbolo dei campi di concentramento nazisti.

Storia

«Il campo di concentramento di Dachau fu l'unico ad esistere per tutti i 12 anni del regime nazista. Nei primi anni della dittatura fu il più grande ed il più noto dei campi di concentramento, ed il suo nome divenne ben presto sinonimo di paura e di terrore in tutta la Germania».

La Liberazione

Il 29 Aprile 1945 gli USA entrarono nel campo di Dachau. I pochi uomini delle Allgemeine SS ancora rimasti, offrirono poca resistenza. Il campo di concentramento di Dachau fu il penultimo di tutti i campi ad essere liberato, prima di Mauthausen (8 Maggio 1945). Al suo interno rimanevano ancora 32.335 prigionieri.

Le truppe americane, dopo aver liberato Dachau, marciarono verso Monaco di Baviera, a pochi chilometri di distanza, ed entrarono in città il giorno successivo. I sottocampi vennero liberati lo stesso giorno, compreso il campo di Kaufering/Landsberg, dove era rinchiuso Viktor Frankl. Anche i trasporti di prigionieri, che erano nelle vicinanze di Monaco di Baviera, vennero raggiunti e liberati come il capoluogo, il 30 Aprile. Tra i prigionieri liberati in questa occasione è da ricordare Max Mannheimer, che si trovava su un convoglio nei pressi di Seeshaupt.

Per diversi anni, dopo la liberazione, il campo venne utilizzato prima per i prigionieri tedeschi, ed al suo interno si tennero pure le sedute del tribunale militare per il processo che riguardò i crimini commessi a Dachau, ed in seguito venne usato come residenza per i rifugiati.

Il 16 Ottobre 1946 i forni crematori di Dachau vennero accesi per l'ultima volta: vennero cremati i cadaveri dei gerarchi nazisti impiccati per sentenza del Processo di Norimberga. Si ripetè la tecnica di inserimento dei corpi nei forni ma stavolta a finirci dentro furono gli stessi apostoli del Nazismo.

La vita nel campo

Al loro arrivo gli internati venivano accolti con 25 bastonate di benvenuto, ed alcuni non sopravvivevano. Le guardie poi dicevano esplicitamente loro che non avevano diritti, né onore, né difesa.

Alle delegazioni tedesche e straniere in visita al campo veniva mostrata solo parte del campo stesso, perché si voleva che se ne ricavasse l'impressione di un luogo ordinato, efficiente e moderno, e che gli internati apparissero come appartenenti ad una razza inferiore. Gli internati poi erano soggetti a lavori forzati, per la normale manutenzione prima e per il rifacimento del campo stesso a partire dal 1937.

Nel corso degli anni le condizioni di vita peggiorarono sensibilmente. Pur non essendo ufficialmente un campo di sterminio, ma semplicemente di lavoro, il numero di morti fu impressionante. Con l'introduzione delle disposizioni sull'eutanasia alcune baracche del campo, la 29 e la 30, divennero le anticamere della morte, con detenuti in cattive condizioni di vita e destinati alla soppressione ed al forno crematorio.

venerdì 20 aprile 2012

A volte la mia classe è davvero strana…


Soggetto:

Nella classe al ritorno delle vacanze pasquali Andrea, Francesco e Daniele non hanno fatto i compiti di antologia e cittadinanza. La professoressa Antonini è attesa dalla preside…

Copione:

Atto I

Scena I: Federico, Lorenzo, Andrea, Francesco, professoressa Antonini, classe.
Prof.ssa: Buongiorno!
Classe: Buongiorno professoressa
Prof.ssa: Chi è assente oggi?
Classe: Nessuno!
Prof.ssa: Allora, che cosa c’era da fare per oggi!
Classe: C’era da scrivere il soggetto il copione di un’opera teatrale intitolata “A volte la mia classe è davvero strana…”.
Andrea: Io non ho fatto i compiti!
Federico: (A bassa voce)Sai che novità!
Francesco: (Con timore) Nemmeno io, professoressa! Ho portato la giustificazione!
Prof.ssa: Ma si può portare la giustificazione dopo una settimana di vacanze!? Hmmmmm…
Lorenzo: (sotto voce) Andiamo bene.
Prof.ssa: Chi altro non ha fatto i compiti?
Silenzio tombale

Scena II: Francesco, professoressa.
Prof.ssa: Ok. Dunque, chi dobbiamo interrogare?
Francesco: (Con voce eroica) Mi offro volontario io!
Prof.ssa: (Con voce annoiata) Va bene. Francesco vieni alla cattedra!

Scena III: Francesco, professoressa, classe, preside (dall’altoparlante)
Prof.ssa: Parlami di una argomento a piacere
Francesco: Ehm... Uhm...
Prof.ssa: Che cosa hai Francesco?
Francesco: E’ che… non ho studiato!
Prof.ssa: Allora perché ti sei offerto volontario?
Francesco: Perché volevo fare l’eroe della situazione!
Prof.ssa: (Interrotta dalla preside) Allora perché…
Preside: (Dall’ altoparlante) La professoressa Antonini è attesa in segreteria, grazie. Ripeto: la professoressa Antonini è attesa in segreteria, grazie.
Francesco: Grazie a dio!
Preside: (Dall’altoparlante) La professoressa Antonini è attesa in segreteria, grazie.
Classe: (Con tono alterato) Abbiamo capitooo!


Atto II

Scena finale: professoressa, classe, Lorenzo, Federico, Francesco, Daniele.
Prof.ssa: (Di ritorno dalla segreteria) Francesco vai a posto.
Francesco: Ok, grazie.
Prof.ssa: Visto che non mi fido di voi, faccio il controllo dei quaderni.
Daniele: (Mettendo il quaderno sotto il banco) Professoressa, io non ho il quaderno.
Prof.ssa: Allora cos’è quello sotto il banco?!
Daniele: E’ il quaderno di brutta.
Lorenzo e Federico: Sì, si dicono tutti così.
Prof.ssa: Ah siiii, allora fammi controllare.
Daniele: Hemmmmm… Ok non li ho fatti; non ce li avevo scritti sul diario.
Prof.ssa: (Con voce annoiata) Fammi vedere il diario!
Daniele: l’ho scordato.
Prof.ssa: Va bene. Adesso una nota sul registro, domani voglio due copioni, altrimenti 4! Mi volevi prendere in giro e non ci sei riuscito. Non sono mica nata ieri!
Daniele: (Con voce scocciata) Uffa, perché non li ho fatti!
Classe: Ahah, sfigato!

giovedì 19 aprile 2012

Campo di concentramento


Per campo di concentramento (campo di internamento) si intende una struttura carceraria all'aperto, per la detenzione di civili e/o militari. È solitamente provvisoria, atta a detenere grandi quantità di persone, solitamente prigionieri di guerra, destinati ad essere scambiati o rilasciati alla fine del conflitto.
Un campo di concentramento è formato da file di baracche o container disposte ordinatamente, contenenti i dormitori, i refettori, gli uffici e le altre strutture necessarie, e circondate da reticolati di filo spinato o altri tipi di barriere. Il perimetro del campo è sorvegliato da ronde di guardie armate.
Campi dell'Italia fascista
Il governo fascista di Benito Mussolini, durante la guerra di riconquista della Libia, fra il 1930 e il 1934, deportò oltre 80.000 seminomadi in campi di concentramento lungo la costa desertica della Sirte, in condizioni di sovraffollamento, sottoalimentazione e mancanza di igiene che ne portarono circa la metà alla morte nei tre anni seguenti - in assenza di documentazione specifica, dobbiamo rifarci alle cifre generali dei censimenti italiani.
Campi della Germania nazista
Durante la seconda guerra mondiale, fra il 1940 e il 1945, la Germania nazista fece uso su vasta scala dei campi di concentramento (i Konzentrationslager, o KZ, i primi istituiti già nel 1933 al posto delle Case di lavoro previste dalla Costituzione di Weimar come strumento di aiuto ai più bisognosi) e dei campi di sterminio, per detenere ebrei, testimoni di geova, zingari, uomini e donne omosessuali, prigionieri di guerra e dissidenti politici e sterminarli sistematicamente mediante l'utilizzo del gas.
Alcuni sopravvissuti sono diventati scrittori e hanno raccontato la vita dei lager nei loro romanzi, tra questi l'italiano Primo Levi in Se questo è un uomo e in La tregua e l’ungherese Premio Nobel per la letteratura Imre Kertéz in Essere senza destino.
I deportati erano rinchiusi nelle baracche tutte le sere ed anche durante il giorno, in occasione di quelle operazioni di eliminazione che le SS volevano condurre in segreto (le esecuzioni capitali potevano essere pubbliche, ed in questo caso i deportati erano costretti a vedere tutta l'operazione, oppure segrete, ed in questo caso i deportati erano chiusi nelle baracche).
Nei campi di concentramento e di sterminio venivano usati dei simboli, appuntati sulla parte sinistra del torace, per l'identificazione degli internati. Per gli internati di tipo politico veniva usato il triangolo rosso, per le lesbiche il triangolo nero, per gli omosessuali il triangolo rosa per i Testimoni di Geova il triangolo viola, per gli zingari il triangolo nero, per gli immigrati il triangolo blu e il triangolo verde.
La stella di Davide, di colore giallo-oro e con la scritta jude, identificava invece gli ebrei.
Auschwitz
Il campo di concentramento nazista per antonomasia, ma non l'unico, è considerato quello di Auschwitz.
È il più famoso campo di concentramento
Lista dei campi di concentramento nazisti
  Auschwitz-Birkenau
  Bełżec
  Bergen-Belsen
  Bitterfeld
  Bredtvet
  Breitenau
  Buchenwald
  Chelmno
  Dachau*
  Flossenbürg
  Majdanek
  Mauthausen-Gusen
  Sachsenhausen (Oranienburg)
  Sobibór
  Riga

mercoledì 18 aprile 2012

La bonifica pontina


L’agro pontino
Sotto il nome di Agro Pontino si intende il territorio una volta noto come “Paludi Pontine” compreso fra i Monti Lepini e gli Ausoni, il Mar Tirreno e il promontorio del Circeo. Un territorio che si estende fin verso Roma. Il fiume Astura segna il confine tra Agro pontino e Agro Romano.
La storia
La storia del territorio pontino è la storia della bonificazione della Palude Pontina.
Una storia iniziata più di duemila anni fa con l'antico popolo dei Volsci e terminata nei primi decenni del XX secolo con la cosiddetta "Bonifica Integrale".
Nel 1918 il Genio Civile di Roma, portando a termine un completo studio organico per il Bonificamento delle Paludi pontine, aveva diviso la zona in due grandi comprensori
caratterizzati dalla diversa natura geologica del terreno: quello di Bonifica di Piscinara, tre il fiume Sisto e i Monti Lepini (poi chiamato "di Littoria" e oggi "di Latina"; e quello di Bonificazione Pontina, tra il fiume Sisto ed il mare.
La legge Mussolini del 1928, redatta da Arrigo Serpieri, avvia in maniera decisiva le fasi di trasformazione del territorio, mettendo a disposizione della bonifica intregrale mezzi finanziari adeguati alla mole delle opere.
La prima fase dei lavori riguardava la bonifica idraulica, convogliando le acque di pioggia e di
sorgente del bacino montano, che prima si rovesciavano disordinatamente nella pianura, in un
collettore di gronda, allacciante le Acque Alte, denominato canale Mussolini; il quale partendo
dal fosso di Sermoneta va ad immettersi nel fosso Moscarello, sfociando quindi al mare nei
pressi di Foce Verde.
La bonifica integrale cominciò nel 1924, con la vendita allo Stato Italiano di un territorio di 20.000 ettari circa, di proprietà della famiglia Caetani, noto come Bacino di Piscinara (corrispondente in gran parte agli attuali territori comunali di Cisterna di Latina e Latina). Iniziarono così i primi lavori di bonifica che avviarono la canalizzazione delle acque del bacino del fiume Astura.
Fu un'opera immensa: dal 1926 al 1937, per bonificare l'agro, furono impiegate ben 18.548.000 giornate-operaio con il lavoro di cinquantamila operai, reclutati in tutto il Paese. Oltre al prosciugamento delle paludi, la costruzione dei canali, ci fu l'azione di disboscamento delle foreste e la costruzione dei nuovi centri, che sorgevano man mano nei nuovi territori.
A partire dal 1926 furono risanate le paludi pontine, con la costruzione di una rete stradale e di canali collettori, con la sistemazione di laghi litoranei e la colmata di vaste bassure. A qualche anno di distanza, grazie all’attività dell’Opera nazionale combattenti, fu realizzata la colonizzazione dell’Agro Pontino da parte specialmente di famiglie immigrate dal Veneto: nel 1942, in luogo dei tre o quattro casali abitati in permanenza e dei lavoratori temporanei provenienti dalla regione subappenninica, che soli avevano occupato le radure fra le paludi intorno all’antica via Appia, la zona ospitava circa 30.000 persone.
Oggi
Adesso nella pianura bassa e umida ci sono le zone più fertili dell’agricoltura italiana. In quest’ultimo periodo, i proprietari terrieri hanno impiegato in maniera massiccia prima la manodopera delle mondine, degli scariolanti, degli spalatori, pagati a giornata, poi le pompe idrovore e le numerose macchine agricole azionate dai salariati.
La bonifica ha favorito la rinascita agricola delle zone impaludate anche sotto questo aspetto, perché la malaria, causando attacchi febbrili che rendono gli uomini incapaci di lavorare, è stata per secoli la più insidiosa nemica dell’agricoltura nelle fertili pianuredell’ambiente mediterraneo.